I tesori del Giappone

7 cene in hotel/ristoranti tipici
tutti gli ingressi previsti inclusi
treno proiettile superveloce Shinkansen Tokyo/Kanazawa
treno proiettile superveloce Shinkansen Kyoto/Hiroshima a/r
treno proiettile superveloce Shinkansen Kyoto/Tokyo
degustazione di prodotti tipici
escursione in battello all’isola Miyajima
sistema audio-guide wireless individuale


Giappone, così in bilico tra tradizione e modernità ha un fascino per noi occidentali tutto particolare. Per coglierne la vera essenza indichiamo alcune esperienze da fare per entrare a pieno nella cultura del Sol Levante: assistere ad una matsuri, ovvero ad una delle feste giapponesi (in genere shintoiste) che si possono trovare in tutte le città del Giappone e che segnano i vari cambiamenti del clima. Sono feste colorate e allegre che coinvolgono moltissime persone. In città bancarelle di cibi e dolci tipici invadono con il loro delizioso profumo le strade in festa. Vedere il Monte Fuji, non un monte qualunque, ma la vetta più alta del Giappone 3776 metri, che i giapponesi considerano sacra. Un detto giapponese recita: “Chi scala il Monte Fuji una volta nella vita è un saggio, chi lo scala due volte è un folle”. Andare in un maid cafè, locale dall’atmosfera fatata dove le cameriere indossano un abito in stile vittoriano e sono lì per servire il cliente in tutto e per tutto, impersonando quindi il ruolo della devota “maid” che non mancherà di sorprendervi con qualche tocco di magia. C’è anche la versione maschile -i Butler Café- dove i camerieri sono lì per far sentire le signore delle principesse. Andare in un onsen, bagno in una sorgente che i giapponesi spesso fanno dopo una giornata di lavoro: le acque termali hanno effetti benefici su corpo e mente. Assistere ad uno spettacolo di una gheisha, incarnazione della bellezza e dell’arte giapponese che con preziosi kimono incanta chiunque con gesti eleganti e precisi nelle danze tradizionali, ma anche nel canto o semplicemente versando il tè. Le ragazze che vogliono diventare geisha, devono intraprendere da giovanissime un duro e lungo percorso. Assistere ad una cerimonia del tè, seguendo un rituale antichissimo che rappresenta una delle più alte espressioni estetiche zen. Durante questa cerimonia ognuno deve sentirsi a proprio agio, sereno e lontano dalle preoccupazioni; ogni movimento ha uno scopo preciso e ogni utensile usato deve essere funzionale. Andare in un neko cafè (disseminati per il Giappone) in cui colonie di gatti, puliti e vaccinati, vi faranno compagnia mentre bevete un caffè o mangiate una fetta di torta. Può anche essere utile sapere che, prima di entrare in un santuario, per purificarsi si fanno le abluzioni: ci si sciacqua la bocca e le mani con un mestolo e una fontanella che si trova proprio all’entrata. Sulle tavolette di legno, all’ingresso di quelli shintoisti, solitamente si scrivono dei messaggi o ringraziamenti rivolti agli dei. Lasciando una offerta si può prendere un foglietto della fortuna. Nei ristoranti si riceve quasi sempre una salviettina (o asciugamanino a seconda del posto) umida e calda per lavarsi le mani. Il tè verde (tiepido) è sempre gratis e viene servito subito, prima di ordinare. Acqua e bibite vengono servite quasi sempre con tanto ghiaccio. Per noi occidentali è anche curioso notare che starnutire o soffiarsi il naso in pubblico viene considerato un gesto di cattiva educazione.